Non appena un'app è pronta, arriva il momento più atteso: renderla disponibile a tutti. Quando si parla di applicazioni per iOS e Android, questo significa inevitabilmente passare attraverso gli store ufficiali: App Store per le app iOS e Google Play per le app Android.
In questo articolo voglio raccontarvi il processo di pubblicazione in modo semplice e non tecnico, così da far comprendere come funziona davvero e quali aspetti è importante conoscere.
Perché pubblicare su App Store e Google Play?
La risposta è piuttosto immediata: sono gli store ufficiali dei due sistemi operativi mobile più diffusi al mondo. È da lì che gli utenti scaricano le applicazioni e possono accedere a software di terze parti. La loro diffusione è enorme: praticamente tutti gli utilizzatori di dispositivi iOS e Android si affidano quotidianamente a questi store.
Come si può pubblicare un'app?
Per poter pubblicare un'app serve possedere un Account Developer, ovvero un account speciale che permette di accedere alle sezioni dedicate alla distribuzione. Gli account hanno un costo:
- Google Play: 25 € una tantum
- Apple Developer: 99 € all'anno
Entrambi gli store permettono di creare account individuali o aziendali. Quelli aziendali richiedono la verifica tramite codice DUNS, ma permettono anche una gestione più completa del team.
Cosa serve per pubblicare?
Ovviamente serve l'app… ma non basta.
Io chiamo questa fase "Configurazione degli store", perché non riguarda solo la pagina pubblica dell'app, ma anche tutta una serie di informazioni fondamentali per la privacy e la tutela dell'utente.
In questa fase si inseriscono:
- descrizione breve e descrizione completa
- categorie dell'app
- immagini e screenshot dell'interfaccia
- privacy policy
- questionario per la classificazione dell'età
- impostazioni di disponibilità geografica
- eventuali prezzi
- dichiarazioni su funzionalità particolari o sensibili
Sono tutti elementi essenziali e non vanno compilati a caso: da queste informazioni dipenderanno sia l'approvazione dell'app, sia la sua permanenza sicura e legale sugli store.
Una volta completato il tutto, si può finalmente passare alla fase successiva.
La pubblicazione e l'attesa
Dopo aver configurato tutto, si può procedere con l'invio dell'app ai team di verifica.
Non è sufficiente premere "Pubblica": Apple e Google devono prima controllare l'app manualmente. I revisori valutano sia ciò che avete inserito nella pagina dello store, sia l'app stessa, che viene provata per assicurarsi che rispetti tutte le linee guida.
Se tutto è in ordine, l'app viene approvata e resa disponibile. I tempi variano, ma generalmente l'intero processo richiede fino a 14 giorni.
Se qualcosa va storto, che si fa?
Capita molto più spesso di quanto si pensi: le app vengono rifiutate.
Gli store hanno regole rigidissime e basta una piccola irregolarità per provocare un rifiuto. La buona notizia è che si può inviare la revisione quante volte si vuole, e spesso il team chiede solo un chiarimento o una piccola correzione.
Ecco perché è importante affidarsi a un professionista: conoscere le linee guida, le eccezioni e i casi particolari può evitare perdite di tempo o costi extra per modificare l'app a posteriori.
A volte il problema è banale, altre volte può essere qualcosa di più serio che richiede interventi maggiori.
Problemi banali… e non
Gli store rifiutano app per motivi di tutti i tipi. Alcuni esempi:
- Screenshot non accurati – Devono mostrare davvero l'app e non versioni vecchie o mockup non coerenti (Apple Guideline 2.3.3).
- Permessi non dichiarati – Come l'uso della fotocamera, della posizione o del microfono.
- Gestione scorretta dei dati sensibili.
- Bug evidenti rilevati dal team di verifica.
- App troppo semplice o con poche funzionalità – Apple, ad esempio, può rifiutarla con la regola 4.2 – Minimum Functionality.
Per questo è fondamentale tenere in considerazione le linee guida prima di iniziare lo sviluppo, non solo al momento della pubblicazione.
Conclusioni
La fase di pubblicazione è una delle più emozionanti: il prodotto è pronto, e presto sarà nelle mani degli utenti. Ma è anche una fase piena di insidie, risolvibili con la giusta preparazione e conoscenza del processo.
Ed è proprio questo uno dei motivi che differenzia lo sviluppo di app mobile rispetto allo sviluppo web: mentre un sito può essere pubblicato liberamente, le app devono necessariamente passare attraverso gli store e rispettare le loro linee guida.